Tama lavora nella biblioteca del campo di prigionia di Minidoka, dove è stata imprigionata perché è giapponese-americana. La vita nel campo dell’Idaho è implacabile e affrontare ogni giorno è difficile. Tama preferisce rifugiarsi nei suoi libri, con le loro storie di onore e avventure. Ma ogni giorno anche George è lì, con un sorriso, l'ennesima pila di libri e la sua presenza confortante. È George che aiuta Tama a capire che non è sola e in quella realizzazione si trova la speranza.
È una storia d'amore, ambientata in un luogo dove i sentimenti umani sono schiacciati e proibiti, quella che viene raccontata qui. Tama è una bibliotecaria nel campo di concentramento di Minidoka, negli Stati Uniti. Poiché è giapponese, lei e i membri della sua comunità sono stati rinchiusi in prigioni a cielo aperto. Per sfuggire a ciò, si rifugia nei libri ma sperimenta ancora la solitudine. Questo è ciò a cui George, un residente del campo, riuscirà a porre fine.
Opinione del libraio:
Tratto da una storia vera, quella dei suoi nonni, Maggie Tokuda-Hall evoca qui la bellezza di ciò che nasce nel profondo della disperazione. Questa disperazione è quella di Tama, una giovane nippo-americana rinchiusa in un campo di internamento. Deve questo internamento alla paura che il governo aveva nei confronti dei giapponesi dopo l'attacco a Pearl Harbor. Come reazione, gli Stati Uniti decisero quindi di inviare un gran numero di nippo-americani per monitorarli. Maggie Tokuda-Hall evidenzia così una pratica americana durante la Seconda Guerra Mondiale che troppo spesso viene ignorata dalla gente. Dimostra come possiamo riuscire a rimanere umani anche quando molti elementi vengono messi in atto per toglierci la nostra umanità.
Livello consigliato:
Studenti delle scuole medie (11-15 anni) : Illustrazione; piccolo testo; tecnicismo; era.
Dimensioni: 248 x 280 x 10 (mm)
Peso: 510 g
Pagine: 40
Copertina rigida (copertina rigida)